martedì 18 marzo 2008

Gennaro Carotenuto : L'arte di votare ai tempi del Porcellum



Riportiamo un estratto di un interessante articolo tratto dal Blog di Gennaro Carotenuto, per leggere il testo integrale cliccare qui


Non è per niente sicuro che Silvio Berlusconi ce la faccia. Neanche alla Camera. Ma soprattutto il Senato potrebbe trasformarsi in un incubo per il Popolo delle Libertà. Se gli elettori di centro sinistra sapranno votare in maniera utile il campo per le destre sarà disseminato di mine. Ecco una breve guida su come votare a Porcella, la regione del Porcellum!

Premessa: questo articolo è postideologico. Non prende in considerazione i programmi dei diversi partiti e coalizioni ma prova a dare una risposta semplice ad un’unica domanda: come fare a far prendere meno parlamentari possibile al PDL, a Berlusconi, Bossi e Mussolini?

Per farla breve le cose al Senato stanno così: Il Porcellum è così brutto e antidemocratico che ci sono casi nei quali un elettore del PD favorisce il proprio partito votando la Sinistra Arcobaleno e viceversa.

Alla Camera, brevemente, arrivando primo il PD, questo avrebbe una comoda maggioranza del 55% dei seggi, non più condivisa con la sinistra radicale e gli alleati centristi minori (Mastella, Dini…), ma solo con Italia dei Valori. Se il PD non dovesse arrivare primo (l’ultimo sondaggio disponibile qui dà 42.5 al PDL e 38.4% al PD) quella maggioranza toccherebbe a Berlusconi. Alla Camera è pressoché sicuro che solo quattro liste, PD e PDL (più coalizzati), Sinistra Arcobaleno e UDC supereranno il quorum del 4%. Un quinto soggetto, La Destra, dato dai sondaggi intorno al 2%, ha qualche lontanissima possibilità di fare un quorum che vale un trentina dei 290 deputati che toccano a tutte le opposizioni. Ovviamente meglio va La Destra (e l’UDC) più possibilità di vincere ha il PD. (...)

I problemi, come tutti sanno, sono al Senato. E qui la rottura delle coalizioni li ha complicati moltissimo. In particolare ci sono due problemi. Il primo è che il premio viene attribuito alla prima forza di OGNI regione. Il secondo è dato dal fatto che SA e UDC, entrambe date nei sondaggi nazionali appena al di sotto del quorum dell’8% (buono per il Senato) riusciranno a starvi sopra in alcune regioni e saranno fuori in altre. Quindi per capirci, ci saranno regioni dove la minoranza dei seggi sarà attribuita ad una sola forza, in altre a due, in altre ancora a tre. Un caos.

Dopo il divorzio tra PDL e UDC, il PD è in vantaggio sicuro in Emilia-Romagna e Toscana ma dovrebbe farcela anche in Umbria, Marche e Basilicata. La partita è aperta con diverse sfumature in Abruzzo, Campania, Sardegna, Calabria, Liguria e Piemonte mentre è sostanzialmente chiusa a favore della destra in Lombardia, Veneto, Friuli, Lazio, Puglia e Sicilia. Ma se capire chi sarà primo regione per regione non è impossibile e sondaggi vengono proposti ovunque, ben più difficile è capire se SA e UDC faranno il quorum nelle diverse regioni.

I calcoli possibili sono migliaia, e una delle variabili più nefaste e meno democratica è proprio quella che imbizzarrisce i risultati del Senato a seconda di chi e dove raggiunge un quorum molto alto, posto all’8%. (...)

Detto questo ci sono alcuni possibili orientamenti che un elettore "normale" di centrosinistra può recepire pur se con estrema prudenza. In particolare ve n’è una: ognuno deve informarsi sui risultati della propria regione (quelli del 2006, o i sondaggi) per cercare di capire chi arriverà primo tra PD e PDL. Inoltre dovrà capire quante possibilità ha nella propria regione la SA di fare il quorum e frullare come segue questi dati:

1) Nelle regioni dove il PD prenderà sicuramente più voti del PDL al Senato (le tipiche regioni rosse ma non solo), votare Sinistra Arcobaleno a Palazzo Madama vuol dire sottrarre seggi a Berlusconi. Spiegheremo perché.

2) Ma attenzione: in tutte le regioni dove si prevede che la SA non arrivi all’8%, votarla vuol dire numericamente favorire SEMPRE Berlusconi.

3) Nelle regioni dove sicuramente vincerà la PDL, tutto dipende dalle possibilità della SA di superare il quorum regionale. Se voti in una regione dove la SA farà sicuramente il quorum, non ci sono calcoli: potrai votare secondo le tue inclinazioni e i seggi saranno distribuiti proporzionalmente tra PD e SA, entrambi all’opposizione. Se sono regioni dove la SA non arriva all’8% si ricade al punto 2.

Nessun commento: