venerdì 14 marzo 2008

La Nazionale avversaria



Vi segnale un interessante articolo tratto dal BLOG di CARLO BERTANI, che ho avuto modo di apprezzare grazie ai suoi libri editi da Malatempora e che ora seguo sempre tramite il blog.

E' la storia delle Province, di come la classe politica abbia evitato di abrogare questi enti pressochè inutili e poi si sia inventata una serie di competenze per tenerle in piedi.

Gustosissima è poi la "nazionale avversaria" dei cittadini di cui copincollo alcuni calciatori. Vale comunque la pena leggersi tutto l'articolo

- Mediano sinistro: Roberto Maroni.
Dopo il grave infortunio che ha chiuso la carriera di Umberto Bossi, il ruolo d’inventare qualcosa di nuovo al centrocampo gli è giunto per censo. Abile nello scompaginare le difese avversarie con improbabili secessioni: in fin dei conti, è stato preferito al coriaceo Calderoli per la maggior affidabilità, ossia la disponibilità a votare qualsiasi “porcata” gli chiedano. Senza, però, urlarlo dopo ai quattro venti.

-Ala destra: Giulio Tremonti. E’ la grande speranza del calcio italiano, inutile nasconderlo. Capace di tuonare contro Bruxelles e la Cina, d’imbonire i grandi banchieri e di scrivere libri da no-global. Un eclettismo indomabile: performance da grande campione, inutile nasconderlo. Pecca, purtroppo, sulla continuità, laddove – in passato – fu colto da “saudade” e dovette essere sostituito a metà gara. Un’incognita da non sottovalutare.

- Mezzala destra: Letta, Gianni ed Enrico. Purtroppo, le inique regole del calcio non consentono di farli giocare insieme, poiché i due non sono in antagonismo, bensì sono la naturale continuità l’uno dell’altro. Come Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane. Nell’attesa che si riescano finalmente a riformare gli ingiusti regolamenti UEFA – e l’Italia possa finalmente dimostrare d’aver buon diritto, a differenza d’altri, a giocare in 12 – sarà praticamente una staffetta. Questo è uno dei ruoli che non riserverà sorprese, per continuità ed affidabilità.

- Centravanti: Silvio Berlusconi. Il vecchio bomber è una delle certezze di questa Nazionale. Sicuro ed esperto, il vecchio “puntero” può preoccupare soltanto per le sue condizioni fisiche, che durante alcuni passati match non sono sembrate ottimali. Ha promesso che, all’esordio in campionato, sfoggerà una capigliatura alla George Best.

- Mezzala sinistra: Walter Veltroni. La scelta del “leggero” Veltroni per sostenere le punte è stata obbligata, giacché il grande regista della Nazionale – Romano Prodi – ha deciso di chiudere con il calcio. Abile nel dribblare anche le evidenze più acclarate, ha come difetto quello di voler sempre “correre da solo”, una caratteristica che mal si sposa con la necessità del gioco di squadra. Speriamo che la lunga esperienza maturata nella Stella Rossa, nella Dinamo e nel Partizan gli sia d’aiuto, anche se oggi pare guardare con più attenzione ai Chicago Rangers.

- Ala sinistra: Fini/D’Alema. Questo ruolo è il vero cruccio del coach – Giulio Andreotti – poiché i due sono molto simili, ma dotati di forte carattere e decisi a non lasciarsi soffiare il posto. Entrambi, affermano d’avere idee chiarissime, addirittura “da quando sono N.A.T.O.”. Il loro affiatamento con il bomber Berlusconi è fuor di discussione – anni di gioco di squadra lo confermano – ma le troppo spiccate doti caratteriali e l’ambizione sfrenata potrebbero giocare loro brutti scherzi. Si prospetta l’eterna staffetta “Rivera-Mazzola”.

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