domenica 6 aprile 2008

Berlusconi e Alitalia



fonte: http://vocidipopolo.ilcannocchiale.it/

Berlusconi ha fatto un appello all'orgoglio degli imprenditori italiani affinché salvino Alitalia. Sono in tanti ad aver risposto all'appello, il fior fiore dell'imprenditoria e della finanza italiana. Ecco chi sono i principali protagonisti che si candidano all'acquisto.

Augusto Sòla. Lo chiamano "Il dottore delle imprese in crisi". Con la sua società di ghost-capital chiamata "Eutanasia", ha finora salvato migliaia di imprese sull'orlo del fallimento, chiudendole lui stesso dopo qualche anno. Il suo metodo è ormai collaudato e studiato nelle principali scuole di Illegal Businesses nel mondo. Il suo piano per Alitalia è entusiasmante: acquisto di tutte le società della compagnia di bandiera per 150 euro interamente in contanti. Immediata attuazione di un piano industriale definito di "spoil-strategy" che prevede per il primo anno l'aumento dei ricavi del trecentomila per cento a fronte di un azzeramento dei costi. Il piano infatti prevede la Vendita di tutti gli aerei, i palazzi, gli uffici, gli arredi, compresi i parquet e le piante nei corridoi, e le divise del personale per incrementare i ricavi e abbattendo contemporaneamente tutti i costi. Nel secondo anno poi si vede cosa fare, magari se qualcosa è avanzato si fa un campo di bocce per anziani. Il mercato è entusiasta, i sindacati invece protestano.

Gegè Ladrocinio. Leader nel settore degli Sheet-Bond, i titoli obbligazionari di società inesistenti ma di grande prestigio e fascino, Gegè Ladrocinio è fortemente intenzionato a salvare Alitalia. Il suo piano prevede l'acquisto del 100% della compagnia tramite una maxi cambiale intestata a un suo lontano cugino residente a Santo Domingo. Successivamente è prevista una maxi emissione di titoli obbligazionari Neo-Alitalia con interessi del 100% al mese, un prestito che, nonostante nessuno rimborserà mai, si stima avrà enorme successo e che porterà nelle casse della compagnia oltre trecento miliardi di euro che verranno versati su un conto corrente di garanzia per chi incassa in una banca dello stato di Bananas. Il mercato è entusiasta, i sindacati invece protestano.

Riccardo Doppiofondo. Imprenditore di grande livello, specializzato nel settore delle società matrioske dove chi compra è sempre diverso da chi vende, propone un piano eccezionale per il salvataggio di Alitalia. Il piano prevede l'acquisto del 100% della compagnia da parte di Doppiofondo 1, società appartenente al 90% a Doppiofondo 2 a sua volta controllata al 70% da Doppiofondo 3 partecipata al 60% da Doppiofondo 4, di proprietà al 50% di Doppiofondo 5, socia al 40% di Doppiofondo 6, egemonizzata al 30% da Doppiofondo 7 a sua volta legata al 20% a Doppiofondo 8 e così via fino a Doppiofondo 341. L'elemento chiave del piano è che alla fine nessuno, tanto meno i creditori, sarà in grado di capire dove cazzo sia finita l'intera compagnia, lasciando così perdere qualsiasi pretesa per esaurimento nervoso. Il mercato è entusiasta della proposta mentre i sindacati protestano.

Salvatore Annacondia Messina Provenzano. Soprannominato "U' Fravicaturi" per la sua attività nell'edilizia che conta, Salvatore Annacondia Messina Provenzano è un imprenditore di origine tedesca con lontane ascendenze siciliane. Leader nel settore degli appalti pubblici in Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania e Molise con una percentuale record di 110 appalti vinti su 100, u'fravicaturi ha preparato per Alitalia un piano ad hoc che prevede la completa dismissione del trasporto passeggeri a favore del solo trasporto merci, in particolare cocaina ed eroina ma anche hashish e marijuana proveniente non solo dal sudamerica ma da tutto il mondo, con particolare attenzione agli stati emergenti come Laos, Cambogia, Birmania, Afghanistan, Libano. Il piano di u'fravicaturi si fa apprezzare soprattutto dal lato occupazionale: non solo non ci saranno licenziamenti ma anzi sono previste migliaia di assunzioni in cambio di una piccola immunità penale. Il mercato è entusiasta della proposta ma i sindacati protestano.

Le banche. Un pool di istituti bancari, dalla Banca nazionale del Raggiro all'Uniscandal fino al Discredito italiano, capitanati dalla capolfila Banca Truffa diretta dal commendator Ammanco. Tutti assieme si candidano all'acquisto di Alitalia attraverso un maxi aumento di capitale: dieci miliardi di euro prelevati diretttamente dai conti correnti dei clienti, a loro totale insaputa. Perplessità sono state avanzate dalla Consob sulle queste modalità di raccolta, superate però quando gli istituti di credito si sono impegnati a non conservare i dati dei prelievi in ossequio alla legge sulla privacy. Successivamente all'acquisto di Alitalia, gli istituti procederanno ad una serie di fusioni e trasformazioni tra di loro al fine di cambiare più volte nome e correntisti in modo che non si possa mai più risalire agli autori dei prelievi, né capire dove sono finiti i soldi. Il mercato è entusiasta dell'operazione ma i sindacati protestano.

Carlo Marxo. Imprenditore dichiaratamente di sinistra, leader nel settore del commercio equo e solidale dei libri di Marx, Engels, Toskij e Lenin sulle bancarelle di tutto il mondo si è fatto avanti per l'acquisto di Alitalia. La sua idea di una mega sottoscrizione da effettuare nelle Case del Popolo di tutto il mondo e successivamente di una mega distribuzione delle azioni Alitalia ai clienti di tutte le bancarelle di tutto il mondo non ha incontrato per la verità accoglienze positive. Il mercato ha vomitato su questa operazione e anche i sindacati protestano.

fonte: http://vocidipopolo.ilcannocchiale.it/

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