Mariano Grossi (interista) prosegue la sua personale battaglia contro i gobbi juventini.
Tu, gobbazzo sventurato, esecranda e vil creatura,
potrai mai trovar coerenza nell’infame tua natura?
Tu che non hai mai ritegno per la grama tua figura
di tener nella bacheca una coppa di sciagura?
Ora cianci sul mio scudo, che tu bolli di cartone,
mentre il cuore hai già mondato quando fosti tu campione
in un modo inver marrano, vile, turpe, da fellone
chè regal dolce ti fece l’ineffabil tuo padrone!
Non ricordi, delinquente? Correa l’anno 61
e la gara che perdesti in quel modo assai opportuno
la dovemmo replicare per decreto da sconcerto
che al 2° grado ordì quel fetente di Re Umberto!
Poi vincesti 9 a 1, martoriando i ragazzini
con El Cabezon codardo che guidava i suoi aguzzini!
E ora parli di cartone, di scudetto da patacca!?
Leva prima quel che tu conquistasti da baldracca!
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