martedì 24 giugno 2008

L'Angolo Ottuso



E' nato L'ANGOLO OTTUSO
"periodico di prospettive disperate e disperanti"

numero zero di ipotetico giornale online di satira e informazione "altra"

lo potete scaricare a questo link:
http://www.bengodisity.org/angolo/ottuso_n0.pdf

Dateci una mano a diffonderlo e fateci sapere che ne pensate. Se poi volete collaborare con il prossimo numero scrivete a redazione@bengodi.org


PS: Presto sarà online il blog http://langolottuso.blogspot.com/

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottimo il sottotitolo: prospettive disperate e disperanti.

Più di tanto non potete produrre!

Eccovi qui una chicca, che mostra quanto disperanti siano le prospettive cui, col vostro "multiculturalismo" volete ridurre l'intera società italiana ed occidentale in genere.

L'articolo è tratto da un giornale indipendente ("Il Messaggero") quindi non potete recriminare.

Vi auguro solo che tali avventure, magari con un epilogo più "disperato e disperante", capitino alle vostre figlie, così imparerete sulla vostra pelle.

Troppo comodo fare i gay col culo degli altri!!!

QUESTA E’ L’INTEGRAZIONE CHE INTENDONO?
Pubblicato il 15/06/08 alle 01:14:55 AST da Admin

Eccoli qui I bravi credenti, cosa intendono per integrazione. Vengono in Italia si sposano e pretendono di integrare la moglie con la cultura importata assieme a loro in Italia e purtroppo questo succede e succederà sempre più frequentemente se noi continueremo a permetterglielo.

Marito islamico picchia la moglie italiana e le impone il chador: a processo in Sicilia

PALERMO (14 giugno) - A processo un marito musulmano che imponeva alla moglie di usare il chador e di indossare solo abiti lunghi.

Una ragazza di 26 anni di Troina, vicino a Enna in Sicilia, ha deciso due anni fa di denunciare il marocchino Moftha Jaquaddi, pasticciere di 35 anni, che dopo il matrimonio, nel 2002, aveva cominciato a imporle con la forza le usanze della sua religione, picchiandola e minacciandola anche con un'ascia. Il processo si svolge al tribunale monocratico di Nicosia (Enna) ed è giunto quasi al termine. L'uomo è accusato di maltrattamenti.

«Le indagini sono partite dopo le due denunce della ragazza - spiega l'avvocato Silvio Vignera, parte civile -. L'ultima è stata dopo una aggressione a settembre del 2006. Dopo sono cominciate le pratiche per la separazione e adesso si è aperto il processo».

I due si erano conosciuti quando lei aveva 18 anni e dopo due anni avevano deciso di sposarsi con il rito civile, come racconta il Giornale di Sicilia. Secondo le dichiarazioni della ragazza durante il processo, prima del matrimonio i due non avrebbero mai parlato di differenze di religione e il rapporto sarebbe stato fondato sul reciproco rispetto. Il marito è difeso d'ufficio e processato in contumacia.

Al momento della separazione, la coppia era sposata da quattro anni e non ha figli. La ragazza, che ha deposto come testimone venerdì scorso, ha lasciato il marito nel settembre 2006 e anche dopo il pasticciere marocchino l'avrebbe minacciata rintracciandola a Catania.

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=25980&sez=HOME_INITALIA

Sandro ha detto...

Grazie per i complimenti. Quando ci dirai cosa produci tu, come ti chiami e che lavoro fai potremo giudicare quanto sei più bravo di noi.

PS: Dalla prossima volta i commenti non attinente all'articolo verranno cancellati

Anonimo ha detto...

No, sandro, questa volta devo darti torto. Ma come, uno ti posta un ottimissimo commento satirico e tu lo prendi sul serio? ma dai non è da te. Guarda lo stile, solo fintamente ottuso e terra terra, in realtà perfettamente conscio della complessità dei problemi. Guarda gli argomenti proposti, la multirazzialità come processo storico-antropologico mondiale di questa fase dell'evoluzione umana, da lui creativamente posto come se fosse un problema di chiusura dello sportello della macchina. Insomma, è uno di noi, dai, chiedigli di scrivere un pezzo per il prossimo numero. Abbiamo a che fare con un talento!
vocidipopolo.ilcannocchiale.it