mercoledì 27 agosto 2008

Pillole anti-milaniste




Sabato ricomincia il campionato, e io ricomincio a tifare Inter e a tifare contro Milan e Juve. A propositi si cuginastri rossoneri ecco un brano tratto da INTER NON ERA SOLO SFIGA, libro uscito per le Edizioni Malatempora nel 2006.

Cliccando su questo link è inoltre possibile scaricare INTER NON ERA SOLO SFIGA UPDATE
aggiornamento del mio libro.


Per chi non l'avesse ancora letto il libro INTER NON ERA SOLO SFIGA è acquistabile in libreria o sul sito www.malatempora.com, dove è possibile ordinarlo via mail usufruendo di uno sconto del 20%.


Per un interista come me, che tra l’altro ha vissuto per cinque anni a Milano, l’anti-milanismo è un valore assoluto, un po’ come l’antifascismo per una persona di sinistra. Beccatevi quindi, nel puro stile di Malatempora (che ha pubblicato “Pillone Anarchiche” e “Pillole Situazioniste”) un po’ di Pillole Antimilaniste.
Se volete approfondire l’antimilanismo leggetevi: “MILAN, barzellette, aneddoti, raccontini sulla squadra del presidente allenatore” (di Sandro Simone e Arturo Bandini – Malatempora Edizioni)


Un culo così
Le intercettazioni di Moggi, Galliani & C. hanno dato ai giudici le prove che c'erano stati degli illeciti sportivi, ma hanno permesso anche a noi di capire il rapporto il linguaggio che usavano designatori, arbitri e dirigenti delle squadre, come non ricordare quel "l'importante è che noi riusciamo a fargli il culo a 'sti interisti" detto dal guardalinee Puglisi a Meani, dirigente milanista addetto agli arbitri, prima del derby Milan-Inter di Champions League.
Già, proprio Meani, quello che secondo Galliani era un co.co.co. (collaboratore esterno precario) ma in realtà guadagnava 60 mila euro l’anno.


Lezioni di stile
L’anno scorso il direttore di Milan Channl, Mauro Suma, decise di fare un giro sul newsgroup it.sport.calcio.milan , una sorta di forum in cui si incontrano i tifosi rossoneri e dove, come in tutti i siti di questo tipo, a volte ci sono delle incursioni/sfottò di tifosi di squadre avversarie, ma evidentemente il nostro amico non era presente quando madre natura distribuì il segno dell’humor, ecco infatti cosa scrisse, con tanto di firma, ad un tifoso interista che aveva preso in i rossoneri:

“E salutami anche Ligabue: quello di una Vita da Mediocre. La vostra vita. Avete costruito una storia su due anni di mini-ciclo a meta (nda senza accento anche nel testo) anni sessanta. Negli ultimi vent'anni avete vinto lo stesso numero di scudetti del Verona e della Sampdoria. Avete solo la bocca e non sapete neanche cosa sia il cuore. Vi innamorate del primo che passa per strada, Ronaldo, salvo poi stupirvi del trattamento che vi riserva. La nostra serie B? Siamo stati sulla croce della B e siamo risorti come gli Invincibili. Inferno e Paradiso. Per voi solo purgatorio, mediocri protagonisti di una VITA DA MEDIOCRE (sinonimo di Mediano). Ne parliamo senza sollecitazioni di B, perché ricordarcela è l'unica cosa che vi tiene in vita. Ma se il 5 maggio tutta l'Italia, ma proprio tutta, ha goduto, è proprio per questo. Siete una tifoseria mediocre e vigliacca che campa sulle disgrazie altrui, non sulle proprie imprese”.

Inutile dire che dalla cosa scoppiò un incidente diplomatico tra le due società con tanto di scuse da parte dei dirigenti del Milan, ma ormai il danno era fatto.


Quando Capello dava la colpa ai comunisti
Il 20 gennaio 1995 c’è Genoa-Milan, durante gli sconti un tifoso milanista accoltella a morte un genoano Vincenzo "Spagna" Spaguolo. Si parla di sanzioni anche alla società rossonera, ecco come risponde l’allore tecnico del Milan Fabio Capello:
"Potrebbero esserci fatti politici. E' facile che un gruppetto si infiltri tra i tifosi veri per danneggiare la società. Ci potrebbero essere di mezzo i Leoncavallini".


Il sorpasso al Napoli
Lo scudetto del 1986-87 sembrava assegnato al Napoli quando Maradona & C. , perdendo quattro partite di seguito, attuarono un vero e proprio suicidio calcistico consegnando la vittoria al Milan. Un ex camorrista pentito, Pietro Pugliese, amico e autista di Maradona e con lui imputato in una inchiesta per traffico di droga disse che Berlusconi, con le intercessioni del suo amico Craxi e dei politici campani Gava, Cirino Pomicino e Di Donato, aveva contattato Ferlaino per trovare un accordo che, in cambio di favori per le sue aziende, avesse portato lo scudetto a Milano. I magistrati non trovarono conferme, in effetti un’azione del genere sarebbe stato troppo anche per Berlusconi... o no?


Perugia-Milan
L’ultima partita del campionato 1998-99, quello dello scudetto di Zaccheroni, il Milan la gioca a Perugia, ha un punto di vantaggio sulla Lazio e una vittoria gli garantirebbe lo scudetto.
Dopo poco più di mezz’ora, sul 2-1 per il Milan, Boskov sostituisce Matrecano, qualcuno disse che il cambio era stato suggerito dal presidente Gaucci, convinto che il difensore della sua squadra, che stava marcando molto blandamente Bierhoff, si fosse venduto la partita. Nel secondo tempo altra sostituzione, ma il centravanti Alessandro Melli si rifiuta di scendere in campo, a fine partita dirà “il Perugia sa perché”, anche in questo caso i soliti maligni scrivono che si rifiuta di prendere parte ad una partita perchè convinto che alcuni suoi compagni di squadra si sono venduti. A fine anno il Perugia va a fare una tournèe in Giappone ma Matrecano, senza che vengano fornite motivazioni alla stampa, non viene convocato. Interviene l’Ufficio Indagini, che però interroga Melli e non Matrecano, e così l’inchiesta si chiude con un nulla di fatto.

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