mercoledì 8 luglio 2009

10 considerazioni semi-serie sul G8

1. Vogliono far fuori l’Italia dal G8. Dalla prossima volta saremmo costretti a giocarci i preliminari con la Spagna.

2. Che poi G8 significherebbe Grandi 8. E lui che ci cazzo ci fa?

3. All’inizio si doveva fare in Sardegna. Poi l’hanno spostato a L’Aquila. Forse perché i capi di stato esteri temevano confronti con Topolanek.

4. Parafrasando lo slogan di Obama gli sfollati di Onna hanno scritto YES WE CAMP. L’avessero fatto in Sardegna le amiche di Berlusconi avrebbero scritto: YES, WE TROMB.

5. Berlusconi ha trasformato un G8 in un G40. Panico tra i suoi collaboratori, ci sarà abbastanza figa per tutti?

6. E’ il terzo G8 per Berlusconi. Nel 1994 a Napoli ricevette l’avviso di garanzia e se la prese con i giudici comunisti, poi nel 2001 ci furono gli scontri di piazza e se la prese con manifestanti comunisti, non m dite che stavolta se la prenderà con le puttane comuniste? Già me lo vedo Gasparri ricordare che una volta Lucio Dalla l’aveva conosciuto una puttana “pessimista e di sinistra”.

7. Mentre i capi di Stato discuteranno a L’Aquila le loro mogli gireranno per Roma accompagnate dal Ministro Carfagna. L’unico contento è il marito della Merkel… secondo me almeno un paio se le tromba…

8. In linea di massima penso che Dio esista, ma se durante una riunione facesse crollare l’edificio dove si tiene il vertice eliminerebbe qualunque dubbio. Beh, si, sarebbe una grandissima operazione pubblicitaria…

9. Berlusconi avverte: i giornali potrebbero pubblicare mie foto ritoccate. Cioè potrebbero mostrarlo vecchio, nano e calvo?

10. Per forza che in Italia la sinisra non vince mai, qui gli unici giornali comunisti sono Il Manifesto e Liberazione, loro hanno il Times, El Pais, il Financial Times, il Guardian, The Wall Street Journal, il Sunday Times, l’Indipendent, il Sunday Telegraph e tanti altri…

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