domenica 8 gennaio 2012

Spread e Casta

Spread e “ Casta”  - sulle note di “Ma la notte
(a cura di Michele Frattulino)


Come leggo il giornale, al mattino sto male,

non se ne può più;
cerco allor di distrarmi, consultando i programmi,
della Rai TV.

Ma anche qui ancora peggio, sembra proprio un dileggio,
non sopporto  più,
Il cervello va in fumo, mi si accendono i leds,
colpa degli  spreads.

Che spread, che spread, che spread di giorno,
scende e poi va su,
mi angosc, mi angosc,  somiglia acensore,
sale  e fa cucu;
‘Sto  spread, ‘sto spread, ‘sto spread che avanza,
da Roma a Corfù,
Sto rott, sto rott, sto rotto vi giuro,
sfascio la TV.

Monti, mi TORMONTI così, Merkel,  lascia star Sarcozy,
ce le avete, proprio rotte, proprio rotte, proprio rotte,
proprio rotte, proprio rotte si!
ce le avete, proprio rotte, proprio rotte, proprio rotte,
proprio rotte, tutti via di qui!

Per poter far la spesa, mi ci vuole  un’ impresa,
soldi non ne ho;
Per sbarcare il lunario, ho svenduto l’acquario,
soldi non ne ho;
Ma oggi so che si magna, mi cucino i piragna,
ma domani no,
Quel che aveo congelato, me lo sono pappato,
e il digiun farò.

Ma, per chi sta al parlament, non gliene frega un bel nient,
spese folli, portaborse, poi i rimborsi  e ancor rimborsi,
gli stipendi non si toccan mai;
spese folli, portaborse, poi i rimborsi  e ancor rimborsi,
gli stipendi non si toccan mai;

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