Per molti i calciatori sono solo
miliardari con l'obbligo di correre (ma non mi risulta che Morosini o
Mancini fosserei dei nababbi) e di riprendersi subito dagli infortuni,
discorsi che gli appassionati di ippica non fanno nemmeno coi cavalli.
Mercoledì
si riparte e subito ricominceremo, di solito con scuse risibili, a
giustificare gli insulti ai morti avversari durante i minuti di
raccoglimento, i buu razzisti, o gli striscioni “Vesuvio svegliati”, per
non parlare delle lodi ai gesti anti-sportivi dei nostri calciatori,
delle risse tra ultras, degli pseudo-giornalisti che pensano solo ad
aiuzzare polemiche o dei tifosi che invocano Mussolini ma dicono
no-alla-tessera perchè lede la privacy.
Non ho il potere
né la voglia di convincere nessuno, mi basterebbe che i miei bambini
venissero su con l'esempio di un papà tifoso che soffre quando vede le
partite, si incazza quando perde ma non smette di essere sportivo e
soprattutto umano...
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