sabato 24 gennaio 2009
Arriva “Crime Conference”
a cura del nostro vecchio amico Nedo Paglianti.
Arriva “Crime Conference” il software delle libertà!
La legge sul divieto di intercettazione telefonica voluta da Berlusconi, fa nascere “CRIME-CONFERENCE 1.0” il software che, senza più il terrore di staliniane intercettazioni, consentirà finalmente la libera circolazione delle idee e dei progetti criminali, visto che se in Italia, sino ad oggi, se c’è stato un progresso non è stato davvero grazie al rispetto delle leggi, anzi.
Casomai, le leggi hanno sempre frenato lo sviluppo, questo è noto. Berlusconi, una volta ha detto: “…se lo Stato – cioè, le leggi ndr – mi chiede oltre il cinquanta percento dei profitti, mi sento autorizzato ad evadere…”. La battaglia per una giustizia aggiustata è stata condotta senza posa e senza tregua e terminerà con la grande riforma, dove, finalmente, i politici controlleranno i giudici e si assicureranno che la magistratura faccia sempre il volere del Governo, perché, giustamente, sono i governanti ad essere stati eletti col voto della gente, non i magistrati! Si tratta di un concetto semplicissimo e la gente a casa capisce perfettamente questa cosa.
Ma ecco la novità: tra breve, grazie alla legge sacrosanta che vieta le intercettazioni telefoniche, il campo delle teleconferenze si estenderà anche e soprattutto alle attività che (secondo alcuni vetero-comunisti che fanno un uso politico del potere della magistratura) sono considerate illecite e che, grazie ad un’applicazione staliniana ed anacronistica della legge, sino ad oggi erano rimaste illiberalmente escluse dai benefici della tecnologia di cui ognuno ha il sacrosanto diritto di disporre.
Auspicablmente, si aprirà una strada senza confini ai sistemi di comunicazione tra delinquenti, bande di delinquenti ed adepti. Qualunque malvivente, o aspirante tale, sarà libero di comunicare, dialogare, organizzare e disporre a proprio piacimento, interagendo con uno o più complici contemporaneamente od anche con tutta la banda (o loggia, che dir si voglia) ovunque essi si trovino nel mondo, grazie al fatto che nessun arbitrario, staliniano, controllo potrà mai più essere eseguito sulle linee telefoniche.
CRIME-Conference 1.0 è un sistema software, pensato per le moderne associazioni a delinquere, le cui esigenze sono ormai del tutto simili a quelle di qualsiasi altra impresa. CRIME-Conference opera in ambienti Microsoft Windows e può essere eseguito su PC senza particolari caratteristiche hardware.
CRIME (crimine, in inglese) Conference 1.0 è un sistema di videoconferenza utilizzabile su connessioni Internet a basso costo, grazie ai bassi ritardi di trasmissione e all’alto livello di compressione audio/video che permette di ottenere flussi audio di buona qualità e flussi video fluidi con hardware basato su comuni Personal Computer, ma, soprattutto, grazie alla legge che proibirà le intercettazioni.
CRIME-Conference 1.0 , rispetto alla versione BETA sperimentata con successo dai covi di Riina e Provenzano, fornisce inoltre numerose funzionalità aggiuntive tra cui:
1. Garanzia di impunità totale, in quanto l'intercettazione delle linee telefoniche sarà, grazie a Dio (ma di più a Silvio), proibita per legge;
2. La possibilità di registrare lo svolgimento delle videoconferenze in formato AVI e trasmetterle così in rete, a beneficio degli altri affiliati o semplici simpatizzanti della cosca, o della loggia, o dell'associazione (a delinquere) che fossero assenti o momentaneamente impossibilitati a partecipare;
3. La compatibilità con reti multicasta;
4. Strumenti multimediali di supporto alla videoconferenza, come la sintonizzazione automatica (in ascolto) sulle frequenze delle radio della Polizia. Questo, almeno fino a quando anche la Polizia non sarà ridotta all’obbedienza assoluta, nel qual caso sarà disponibile una patch di aggiornamento software per eliminare la caratteristica non più necessaria in quanto i poliziotti potranno diventare direttamente client del sistema di conferenza;
5. Condivisione lucidi e ricusazione giudici;
6. Navigazione coordinata, per sfuggire anche ai pedinamenti. Della serie: “senza saper né leggere, né scrivere”, è comunque allo studio una legge per limitare i pedinamenti ai reati per mafia e terrorismo. Poi, se – come per le intercettazioni – il pedinamento servisse proprio a stabilire se il reato sia ascrivibile o meno ad attività di mafia o di terrorismo, beh pazienza. D'altronde il raggiungimento di obiettivi importanti impone dei sacrifici e non si possono avere la moglie piena e la botte ubriaca. La gente a casa capisce perfettamente questa cosa;
7. Trasferimento file, giudici, carabinieri, consulenti dei giudici e pubblici ministeri;
8. Condivisione applicativi/desktop remoto, per operare tranquillamente anche in contumacia;
9. Strumento di voto, particolarmente utile per votare in diretta l’eliminazione di persone scomode;
10. Filtri per l'ottimizzazione dei flussi audio, ma anche dei flussi di denaro qualunque ne sia la provenienza;
11. La nuova funzione "Instant Pizzin" per messaggiare in modo istantaneo uno o più utenti in modo invisibile agli altri utenti, ma soprattutto alla Polizia;
12. Gestione completa delle room e dei covi per latitanti.
CRIME-Conference 1.0 permetterà la partecipazione alla sessione di videoconferenza anche ad utenti che accedono a Internet dagli istituti di pena od a latitanti direttamente dai loro nascondigli, purché dispongano di linea ADSL o almeno ISDN.
Inoltre, CRIME-Conference 1.0 sarà in grado di sfruttare le potenzialità di comunicazione multicasta nel caso tale servizio sia supportato dalla rete di interconnessione delle case di reclusione. CRIME-Conference 1.0 consente inoltre di adattare il sistema ai requisiti dell'utente tramite un pool di inquirenti connivente ed integrato nell'interfaccia malavitosa.
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