domenica 12 aprile 2009

INTER: NON SIAMO (PIU') PIRLA

Il mese scorso sarebbe dovuto uscire un nuovo mio libro satirico sull'Inter, ma per una serie di problemi dell'editore abbiamo deciso di apportare una serie di modifiche e rimandare tutto a settembre. In attesa beccatevi il prologo e un pezzo dell'edizione che sarebbe dovuta uscire. (l'immagine di fianco, che sarebbe dovuta essere la copertina, è di Umberto Romaniello)


PROLOGO: NON SONO UN PIRLA

Milano, 3 giugno 2008. Prima conferenza stampa di Mourinho da allenatore dell'Inter.

- Giornalista: Lampard verrà all'Inter?
- Mourinho: Lampard è un giocatore del Chelsea, non parlo dei giocatori di altre società.
- Altro Giornalista (inglese): Ritiene che giocatori come Lampard, Essien, Drogba, potrebbero adattarsi al campionato italiano?
- Mourinho: Perché mi fa questa domanda?
- Giornalista inglese: E' un modo furbo per fare la stessa domanda che ha fatto lui (indicando l'altro giornalista)
- Mourinho: Mmm... si si si... ma io non sono un pirla



Dieci motivi per cui all'Inter NON SIAMO (PIU') PIRLA:


1) Perché non spendiamo più cifre astronomiche per acquistare calciatori. Basta pensare, tanto per fare alcuni esempi, a Cambiasso, preso a parametro zero, a Maicon, pagato meno di 6 milioni di euro, o a Balotelli, prelevato dal Lumezzane per 800 mila euro. Certo, ci sono delle eccezioni, ma quelle confermano la regola. E poi io sono interista e mi soffermo di più sulle cose positive.

2) Perché ora prendiamo allenatori antipatici e vincenti come Mourinho e non simpatici e perdenti come Lucescu e Hodgson.

3) Perché Moratti ha imparato a intervenire meno nelle questioni che riguardano la squadra, ora se un calciatore litiga con l'allenatore non va più andare a piangere da lui. Chissà se ha anche tolto il numero di casa dall'elenco telefonico.

4) Perché ora i calciatori che vendiamo non vincono più i palloni d'oro come Cannavaro o Sammer, ma finiscono disoccupati, all'estero o in squadre di centro classifica (es Vieri, Cesar, Recoba, Coco ecc).

5) Perché una volta vendevamo al Milan Seedorf e Pirlo, ora al massimo gli diamo Favalli e Ronaldo. Per non parlare di quando sono stati loro a vendere Gilardino, che appena tolta la maglia rossonera è tornato il campione che conoscevamo.

6) Perché con Maxwell abbiamo definitivamente risolto il problema del terzino sinistro. E' come se Achille si fosse operato al tallone e fosse guarito.

7) Perché negli ultimi due campionati abbiamo dato 39 punti di scarto al Milan. Io non ci sono riuscito nemmeno alla playstation.

8) Perchè ora non solo non cambiamo più allenatore e direttore sportivo ad ogni stagione, ma anche l'inno “Pazza Inter amala” resiste da un po' di anni...

9) Perché ora i comici nerazzurri prendono per culo gli avversari juventini e milanisti, e non più gli amici interisti. E questo è un passaggio davvero epocale.

10) Perché anche noi tifosi abbiamo imparato a non farci più a rovinarci il fegato guardando i talk show calcistici come Controcampo. Anche se io, in realtà, non lo vedo semplicemente perché non c'è più Elisabetta Canalis.

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